La fabbrica di birra di Pedavena (Belluno)



Heineken e l'Antitrust

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si è più volte interessata a Heineken indagando ed emettendo delibere inerenti il rischio di posizione dominante.

Anche la Commissione Europea si è interessata a Heineken per accordi collusivi con altri produttori di birra comminando anche delle ammende.

In entrambi i casi Heineken ha dimostrato scarsa considerazione verso i consumatori, che possono subire danni economici per le conseguenze di una limitata concorrenza tra imprese e vedono altresì ridursi le possibilità di scelta economica tra più marche di birra di diversa provenienza.

Brasseries Kronenbourg - Brasseries Heineken

Fonte: Bollettino UE 9-2004, - Concorrenza (3/9) - Intese e abuso di posizione dominante; articoli 81 e 82 del trattato CE - Cause singole

1.3.22. Decisione della Commissione in data 29 settembre. Oggetto: punire un'intesa sul mercato francese della birra. La Commissione ha inflitto multe per 2,5 milioni di euro ai due principali produttori di birra francesi, avendo constatato che Brasseries Kronenbourg SA e Brasseries Heineken SA e le loro società madri all'epoca, Groupe Danone e Heineken NV, avevano violato le norme di concorrenza grazie a un "armistizio" che equilibrava, da un lato, le loro reti integrate di distribuzione di birra nel settore "horeca" (consumo non a domicilio) in Francia e limitava, dall'altro, i costi di acquisto dei grossisti di bevande. Per la Commissione, l'armistizio mirava a limitare la concorrenza. Ma non è stato attuato ed essa ne ha tenuto conto quando ha fissato l'importo delle ammende e ha inflitto a Heineken NV/Heineken France e a Danone/Brasseries Kronenbourg multe di 1 milione e di 1,5 milioni di euro, rispettivamente.

Heineken e Carlsberg sotto accusa

Fonte: Birreonline.net

La Commissione Europea ha accusato i giganti della birra Heineken e Carlsberg di usare politiche di prezzo non corrette per gestire il mercato come in un cartello ed ha iniziato a investigare su questa attività non autorizzata.

La Commissione ha accusato i produttori di birra olandese e danese di avere stipulato un accordo tra loro che stabilisce che ognuno non deve intraprendere attività di concorrenza nel mercato nazionale dell'altro ossia in Olanda e Danimarca.

La Commissione ha deciso di condurre l'indagine dopo delle visite ispettive nei quartieri generali di entrambe le società, avvenute durante l'estate del 2000.

I responsabili della commissione di indagine credono che le due società abbiamo un accordo che ha stabilito di fissare il prezzo della birra, negli anni tra il 1993 e il 1996, applicato da ognuna di loro nei rispettivi paesi in modo tale da non entrare in aperta concorrenza con l'altra e sta attualmente investigando su una politica simile che si pensa che le medesime hanno intrattenuto in altri paesi, quali Francia, Italia e Portogallo, in violazione della libera concorrenza di mercato.

La Carlsberg ha già dichiarato che contesterà gli elementi che presenteranno i membri della commissione di indagine nei prossimi mesi.

Le indagini avviate contro la Heineken e la Carlsberg sono parte di una recente campagna "anti-cartello" intrapresa dalla Commissione Europea.

Blitz antitrust della Commissione a Carlsberg e Heineken

Fonte: Europalex - Kataweb

Ispezioni senza preavviso per il sospetto di un accordo sui rispettivi mercati interni (nota ufficiale della Commissione MEMO/02/181 28.8.2002)

Blitz antitrust senza precedenti della Commissione europea nelle sedi dei produttori di birra Carlsberg e Heineken, i due colossi rispettivamente danese e olandese del settore. Già sotto indagine perché sospettati di aver raggiunto un accordo segreto per non interferire nel mercato interno l'uno dell'altro, i due produttori avevano già contestato gli addebiti mossi loro dalla Commissione. Ma è stata proprio l'analisi di queste risposte a convincere l'Antitrust europea che era necessaria per il 28 agosto un'ispezione improvvisa nelle sedi delle due compagnie. (28 agosto 2002)

MEMO/02/181. Brussels, 28 August 2002. Commission statement on inspections at Carlsberg and Heineken

La Commissione europea può confermare che oggi sta effettuando ispezioni senza preavviso nelle sedi di Carlsberg a Copenhagen, e di Heineken in Olanda. Queste ispezioni rientrano nell'ambito di un'indagine in corso su un sospetto comportamento collusivo tra le due grandi compagnie della birra in violazione delle regole antitrust dell'Unione europea.

La Commissione ha inviato nel febbraio 2002 una dichiarazione di obiezioni alla danese Carlsberg e all'olandese Heineken affermando di ritenere che le due compagnie avessero raggiunto un accordo a non competere attivamente sui mercati nazionali dell'altra compagnia.

In seguito all'analisi delle risposte delle compagnie, la Commissione ha intrapreso ulteriori ispezioni. La Commissione non darà ulteriori dettagli in questa fase dal momento che è obbligata a tenere riservate le indagini antitrust. La presente dichiarazione è stata resa necessaria dalle affermazioni delle compagnie e dalle sollecitazioni della stampa. Le ispezioni di oggi non pregiudicano l'evoluzione dell'indagine. La Commissione può confermare che entrambe le compagnie stanno cooperando con la sua indagine.

Carlsberg e Heineken: procedura chiusa per insufficienza di prove

Fonte: E-drinks

5/11/2002 UE chiude procedura contro Carlsberg e Heineken, asspòto da accusa di cartello "per insufficienza di prove"

Bruxelles, 4 nov. - (Adnkronos) - La Commissione europea ha chiuso la propria indagine su un presunto accordo di ripartizione del mercato tra la danese Carlsberg e l'olandese Heineken, due grandi fabbricanti internazionali di birra, in quanto non ha trovato elementi atti a comprovare che l'infrazione sospettata sia continuata dopo il maggio 1995. Secondo le norme comunitarie, la Commissione non puo' infliggere ammende per le infrazioni delle quali non possa provare l'esistenza nei cinque anni che precedono l'inizio delle sue indagini, avviate in questo caso nel 2000.

Heineken Italia e Birra Moretti

Fonte: Autorità garante della concorrenza e del mercato

Provvedimento n. 10994 (C2347) HEINEKEN ITALIA/BIRRA MORETTI

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Nella sua adunanza del 18 luglio 2002;

  • SENTITO il Relatore Professor Nicola Occhiocupo;
  • VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287;
  • VISTO il D.P.R. 30 aprile 1998, n. 217;
  • VISTO il proprio provvedimento n. 4049, adottato in data 4 luglio 1996, con il quale è stata autorizzata l'operazione di concentrazione tra le società Heineken Italia Spa e Birra Moretti Spa, a fronte dell'impegno di Heineken di procedere alla dismissione di uno stabilimento dotato di una capacità produttiva pari a circa il 5% della produzione nazionale, unitamente alla garanzia di assicurare per i primi anni di avviamento uno sbocco commerciale certo per tale produzione;
  • VISTA la lettera di Heineken Italia Spa, pervenuta in data 22 maggio 1997, nella quale si dava notizia dell'avvenuta dismissione del predetto sito produttivo e della stipula di un contratto di produzione tra Heineken e i signori Silvano e Raffaella Penna titolari di una società, cui era stato ceduto il marchio Castello di Udine, successivamente ridenominata Castello di Udine Spa;
  • VISTA la propria comunicazione del 6 luglio 1997 con la quale l'avvenuta cessione del predetto sito produttivo e la stipula del suddetto contratto di produzione venivano ritenute conformi al disposto del provvedimento del 24 luglio 1996;
  • VISTA la lettera della società Heineken Italia Spa, pervenuta in data 10 maggio 2002, con la quale si comunicava l'intenzione di procedere ad un rinnovo del contratto di produzione in essere tra Heineken e Birra Castello di Udine Spa, chiedendo contestualmente all'Autorità di assentire a detto rinnovo e, in subordine, di valutare il nuovo contratto di produzione ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 287/90 e, in ulteriore subordine, ai sensi dell'articolo 4 della medesima legge;
  • RITENUTO che un rinnovo del contratto, oltre i primi cinque anni di operatività del medesimo, non è giustificabile sulla base della predetta esigenza di garantire uno sbocco commerciale certo ad un nuovo operatore che entra in un mercato;
  • RITENUTO che il rinnovo del contratto in questione, incrementando la produzione di birra a marchio Heineken nel territorio nazionale, contrasta con l'obiettivo stesso dell'impegno assunto da Heineken nella suddetta istruttoria e recepito nel citato provvedimento n. 4049, in quanto ritenuto dall'Autorità idoneo a ridurre il rischio della costituzione di una posizione dominante nel mercato rilevante;
  • CONSIDERATO che non si sono avute modifiche significative negli assetti concorrenziali nel mercato interessato relativo alla produzione della birra in ambito nazionale, nel periodo compreso dalla data di adozione del provvedimento citato n. 4049 alla data odierna, e si registra il mantenimento della posizione di primo operatore da parte di Heineken che ha, anzi, progressivamente rafforzato la sua posizione;
  • RITENUTO, altresì, che il rinnovo del contratto in questione non è una fattispecie valutabile in via autonoma ai sensi degli artt. 13 e 4 della legge n. 287/90 in quanto essa, rilevando sostanzialmente come modalità di attuazione di quanto disposto nel citato provvedimento n. 4049, rimane assorbita nella valutazione di ottemperanza a quest'ultimo;
DELIBERA
  • di rigettare l'istanza relativa alla modifica degli impegni assunti nei confronti dell'Autorità, di cui al provvedimento di chiusura dell'istruttoria C/2347 del 24 luglio 1996;
  • e per l'effetto che non vi è luogo a provvedere in merito alle richieste formulate ex artt. 13 e 4 della legge n. 287/90.

Il presente provvedimento verrà notificato ai soggetti interessati e pubblicato ai sensi di legge.

14/10/2001 Antitrust - Heineken

Fonte: E-drinks

Istruttoria dell'Antitrust nei confronti di Partesa (società controllata da Heineken Italia)

È stata aperta l'istruttoria da parte dell'Antitrust nei confronti di Partesa, riguardante l'acquisizione del 60% delle quote della società Bolognese Idros Spa (sede legale, Castel Maggiore). Tale acquisizione, rappresenta per l'autorità garante della concorrenza del mercato, suscettibile di determinare una posizione dominante nel settore della commercializzazione della birra (come riporta il Sole 24 Ore del 10/10/01). L'area in questione riguarda la provincia di Bologna, dove Partesa opera tramite la "Partesa Emilia", detenendo oltre un terzo del mercato birrario. La Idros Spa, (società operante nella provincia Bolognese nella distribuzione di acque, bibite, birre e bevande in genere), costituita da un capitale sociale detenuto da un imprenditore 60%, e dal gruppo birrario Interbrew 40%, con fatturato nel 2000 intorno 14 milioni di euro, ha commercializzato nel canale HORECA circa 90 ettolitri di birra. Di conseguenza, una volta conclusa l'acquisizione, Partesa si troverebbe nella posizione di essere il principale grossista, con una quota di mercato superiore alla totalità detenuta dai propri concorrenti. [Sole 24 Ore]

Antitrust - Relazione annuale

Fonte: Autorità garante della concorrenza e del mercato

La posizione dominante: misure di regolazione e controllo antitrust

I rischi di comportamenti restrittivi della concorrenza in mercati stabilmente oligopolistici meritano crescente attenzione da parte delle autorità antitrust, per il rilievo che assume in tali mercati la possibilità del coordinamento tra imprese. L'analisi concorrenziale delle operazioni di concentrazione che conducono a una posizione dominante collettiva è particolarmente complessa: la giurisprudenza comunitaria ha individuato criteri e parametri valutativi. Le autorità nazionali di concorrenza si sono attrezzate al nuovo compito, che si aggiunge all'altro, certamente meno complesso, consistente nel valutare la restrittività dell'esercizio del potere di mercato da parte di imprese singolarmente dominanti.

Per un altro aspetto, anche la posizione dominante singola può essere costituita o rafforzata tramite acquisizioni che non presentano, almeno immediatamente, una dimensione di particolare rilievo. Con l'istruttoria nei confronti di Heineken Italia SpA per l'acquisizione della società Idros [Provvedimento di avvio di istruttoria Partesa-Idros, in Bollettino n. 37/2001.] (progetto poi non più realizzato probabilmente a seguito dei rilievi formulati), l'Autorità intendeva verificare se l'acquisizione di una società attiva nei mercati della distribuzione all'ingrosso di bevande e di commercializzazione di birra nella provincia di Bologna potesse condurre alla costituzione di una posizione dominante da parte di Heineken.

L'operazione si inseriva nel processo di integrazione verticale attualmente in atto nel settore della birra e volto a consentire ai produttori un controllo diretto della commercializzazione attraverso l'acquisizione di un numero elevato di grossisti indipendenti locali. Heineken, venendo a controllare quasi un terzo del mercato della distribuzione all'ingrosso di bevande, si trovava a essere, nell'ambito geografico di riferimento, l'unico produttore di birra verticalmente integrato nella distribuzione, circostanza che avrebbe potuto favorire il perseguimento di strategie aggressive nei confronti dei concorrenti, soprattutto nel canale della vendita di birra sfusa direttamente presso i punti di consumo (bar, pubs e ristoranti).

Le decisioni dell'Autorità in materia di concentrazioni sono funzionali a impedire la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante, singola e collettiva, affinché i bisogni dei consumatori possano essere soddisfatti in un ambiente concorrenziale. …Tali misure correttive consistono, generalmente, nel garantire l'accesso dei concorrenti alle infrastrutture essenziali, nel richiedere all'impresa che si concentra di alienare determinate attività o nel definire livelli di presenza nel mercato che non devono essere superati. … Ciò accresce le opportunità di scelta dei consumatori.


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