La fabbrica di birra di Pedavena (Belluno)



Cosa sta succedendo?

Incontro con Heineken Italia

Fonte: interna - 08/11/2004

All'incontro presso l'Associazione Industriali di Belluno erano presenti, oltre ai referenti aziendali Piergiorgio Giunti (Direttore delle Risorse Umane) e Mario Perego (Responsabile Organizzazione e Relazioni Industriali), assistiti dal rappresentante di Assolombarda, Evio Bavoni, i rappresentanti regionali e provinciali di CGIL, CISL e UIL.

Dalla riunione pare sia emersa una maggiore disponibilità dell'azienda a meglio considerare il caso Pedavena. Nel mentre l'azienda ribadisce la volontà di chiusura dello stabilimento, dall'altra si rende disponibile a proseguire la produzione oltre il 31 dicembre p.v. Sono poi stati indetti tre nuovi incontri con i rappresentanti sindacali: il 15 e 26 novembre e il 3 dicembre p.v.

Pensiamo che Heineken Italia abbia tutte le possibilità e capacità di lasciare Pedavena garantendo, nel contempo, il rispetto e il futuro dell'economia locale, il prosieguo dell'attività caratteristica dello stabilimento (produzione di birra) e salvaguardando l'imprenditorialità e la professionalità di tutte le parti in causa, per essere significativo esempio di come si possa conciliare profitto ed etica industriale. Basterebbe che le dichiarazioni venissero seguite da azioni concrete.

Come?

Oltre ad avere messo a disposizione il proprio responsabile Affari Fiscali e Societari, dott. Giacomo Soldani, per esaminare eventuali proposte di acquisto dello stabilimento, crediamo che il vertice di Heineken Italia abbia valide capacità, conoscenze e competenze per ricercare, a sua volta, dei possibili acquirenti dello stabilimento di Pedavena, che per la multinazionale olandese è parte integrante e importante della propria storia, tanto da essere sempre rimasto nel cuore del compianto proprietario del Gruppo, signor Alfred Heineken.

In fin dei conti già nel recente passato Heineken Italia aveva trovato un acquirente, sia per la Centrale Idroelettrica di Pedavena, che per l'ex stabilimento di Birra Moretti a San Giorgio di Nogaro (UD). Non vorremmo pensare che quella sua capacità di individuare un acquirente fosse avvenuta solo per l'intervento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust Italiana), presieduta dal prof. Giuseppe Tesauro.


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