La fabbrica di birra di Pedavena (Belluno)



Cosa sta succedendo?

La Birra Castello prepara lo sbarco a Pedavena

Fonte: Il Gazzettino - 06/10/2005

L’amministratore delegato dell’azienda friulana , Eliano Verardo, conferma l’interesse a rilevare il sito bellunese

Oggi, nella riunione del consiglio d'amministrazione fissata per il pomeriggio, la Castello di Udine spa deciderà se presentare o meno una proposta di acquisto nei confronti della Birreria Pedavena. Tra i presenti non mancherà certamente l'amministratore delegato Eliano Verardo, colui che spiega che «l'interesse verso il sito bellunese è espresso da un gruppo di imprenditori del centro-nord d'Italia attraverso la Castello . Una realtà, quest'ultima, che è la più importante a livello nazionale tra quelle di proprietà interamente italiana. Dopo di noi ci sono la Birra Morena e la Birra Forst. Per l'anno 2005 è prevista una produzione complessiva pari a 750 mila ettolitri di birra».

Perché un interesse nei confronti dello stabilimento di Pedavena?

«Un'acquisizione di questo tipo ci consentirebbe di sviluppare un marchio che consideriamo molto importante nella storia e nella tradizione della birra, soprattutto quelle relative al Triveneto, com'è il Pedavena. Al contempo potremmo contare sull'alta professionalità di lavoratori che sono in buona parte dei veri e propri mastri birrai. Un ricchissimo know-how che andrebbe a potenziare qualsiasi realtà produttiva».

Come si giustificano allora le incertezze se entrare nelle trattative o meno?

«Con il fatto che il mercato della birra non è tra i più floridi. Se domani (oggi) dovessimo decidere di dare il via a un mandato esplorativo esamineremo poi con attenzione i dati che Heineken ci fornirà».

A voi interessano anche gli annessi locale e parco?

«Sì: parlando di Birreria Pedavena noi non intendiamo solo la fabbrica in sè ma anche il patrimonio di accoglienza che la circonda. È questo un unicum assolutamente indissolubile».

Cosa le ricorda la Birra Pedavena?

«A livello professionale un marchio storico che merita di non andar perduto e ancor più di non essere privato della forte dignità che merita».

E invece in termini personali?

«I momenti di festa della mia infanzia. Nelle occasioni importanti mia padre portava a casa la Birra Pedavena e tutti, anche noi bambini, brindavamo l'evento che poteva essere una cerimonia o anche, per una famiglia di agricoltori come la mia, il completamento della vendemmia. All'epoca la Pedavena era confezionata in fusti di legno: per aprirli bisognava usare il martello.

Alla vigilia dell'incontro del Vostro consiglio di amministrazione può anticiparci qual è il suo auspicio?

«Mi auguro che si decida di dar seguito alla proposta di avviare un mandato esplorativo. Dopodiché, se questo ci darà risultati soddisfacenti, non mancheremo di manifestare ufficialmente il nostro interesse. Possibilmente anche prima dell'incontro del 12 ottobre a Roma con il sottosegretario all'Welfare Maurizio Sacconi».


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