La fabbrica di birra di Pedavena (Belluno)



Cosa sta succedendo?

Striscione da record in difesa della Birreria

Fonte: Corriere delle Alpi - 25/07/2005

Successo per «Don’t touch my beer» mentre si pensa alla marcia su Amsterdam

L’arte al servizio di una giusta causa. Duecento tele lungo il viale che dalla Birreria porta al centro di Pedavena, duecento modi diversi per dire no alla chiusura dello stabilimento. Una lunga sequenza di colori, un tripudio di stili, una miriade di messaggi, ma un solo scopo: stringersi attorno alla fabbrica-paese e crederci fino in fondo. Le parole lasciano spazio alle immagini, confidando nella loro forza persuasiva. Ieri viale Pedavena è stato chiuso al traffico per consentire ai numerosi visitatori di ammirare le opere di artisti provenienti da tutta Italia. Uno striscione lungo quattrocento metri, da guinness dei primati. Dal treno che trasporta birra ai sette nani che indicano un boccale, dalle rivisitazioni di «Guernica» e della «Gioconda» ai paesaggi pedavenesi sullo sfondo dello stabilimento.

Una giornata caratterizzata dallo slogan “Don’t touch my beer”. Gli stessi organizzatori indossano una maglietta con questa scritta, sindaco Zaetta in testa. «Non ci fermeremo», promette Celli, «il nostro obiettivo è portare questi teli ad Amsterdam, dopo averli fatti girare per le più importanti piazze italiane». «Stiamo giocando le nostre ultime carte», afferma Edi Marcabrun delle Rsu: «Ancora una settimana e poi saremo costretti a esaurire le nostre ferie prima che scatti la cassa integrazione straordinaria il primo ottobre. Intanto si guarda con fiducia alla Svezia e a Kopparberg: «Gli svedesi sono disposti anche a investire con impianti ad hoc per barattoli. Le loro sono proposte serie. Certo finché Heineken continua a celarsi dietro i vincoli di segretezza non si potrà capire fino in fondo cosa stia accadendo. C’è da dire comunque che il sottosegretario Sacconi ci è di grande aiuto», chiosa il sindacalista. Zaetta e De Martini Bonan sono i più agguerriti: «La fabbrica potrà chiudere, ma noi andremo avanti. Continueremo a chiedere trasparenza e premere perché lo stabilimento continui a produrre birra».


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